30MAR
Yoga conoscere se stessi
"Lo yoga è l'arte di scoprire sé stesso nella vita"
Pratico Yoga dagli anni 90, da li inizia il mio percorso nel meraviglioso mondo yogico e della mia trasformazione, in cui oggi mi sento di ringraziare. Grazie anche un viaggio a cui ne sono seguiti altri in vari paesi dell’ Oriente, furono esperienze forti,che mi permisero di modificare nel mio profondo la visione verso la vita,verso il mondo, verso le persone, le relazioni, verso l’universo e il tutto.
Convertire il PENSIERO modificandone la sua vibrazione, era il mio scopo; cioè invertire molti aspetti e abitudini: nel quotidiano, nelle scelte alimentari, nel relazionarmi verso il mondo. Sapevo che ci avrei impiegato un po’, ma decisi comunque di fare questa scelta profonda, di convertire la mia mente ad una visione della vita più spirituale, alzando la mia vibrazione a livello di coscienza verso ogni forma di vita.
Sapevo nel mio sentire che molte persone tra cui familiari, parenti ed amici, non avrebbero compreso questo mio cambiamento,questo mio viaggio all’interno dello YOGA,sapevo anche che spesso mi sarei sentita giudicata, ma di quell’aspetto mi importava poco. Percepivo però che lo Yoga era indispensabile e necessario per il percorso di cui sentivo la necessità di intraprendere. Per cui decisi per il mio futuro CHE la mia vita POTESSE realizzarsi in un contesto più spirituale e più profondo per me, per i miei figli e per il mio sposo.
Da allora e negli anni mi sono documentata e appassionata praticando, lavorando,studiando e formandomi continuamente senza sosta. Sono stati anni faticosi. Iniziai per prima come allieva e subito dopo come insegnante, ma non perché il mio obiettivo fosse quello di INSEGNARE,avevo già esperienze in ambito dell’insegnamento; semplicemente perché desideravo che lo yoga entrasse nella mia VITA, volevo approfondire e fremevo che questa pratica entrasse a far parte nel mio quotidiano desiderando spiritualità e unione .
Premetto che arrivavo da formazioni olistiche simili, quindi contemporaneamente alla formazione di insegnante yoga, intrapresi anche parallelamente la formazione di terapista ayurvedica. In quanto ritengo indispensabile unire le due discipline gemelle per poter comprendere ancora più in profondità gli aspetti della disciplina.
Sul sentiero della mia formazione mi capitò l’occasione di tenere lezioni individuali presso una spa benessere di cui facevo parte da un pò di anni, poi seguirono collaborazioni presso società sportive,ed infine nel 2010 realizzai per mia volontà un mio spazio dove poter mettere in atto tutta la mia creatività.
Dalla fine degli anni 90 fino al 2010, sono susseguiti anni di esperienze lavorative in più settori, ambiti di benessere ruoli di responsabilità in diverse spa,alternavo fasi di studio a quelle di pratica, tutto con lo sfondo di consapevolezza che il terreno yogico stava preparandosi e pianificandosi.
Gli anni scorrevano come anche gli impegni presi, studiavo e mettevo in pratica tutto quello che l’esperienza mi presentava. Ringrazio per la pazienza e la fiducia dei miei figli, del mio compagno, per via delle mie assenze e degli impegni dovuti a seminari, ritiri,ore di studio in aule, ecc…
Finalmente l’impegno fu premiato, arrivò la realizzazione del mio studio nel 2010 era primavera, la mia stagione preferita,in uno spazio piccolo in un luogo della brianza, e poi nel 2013 realizzai uno studio molto più grande, nella città di Monza, luogo dove pratico tutt’ora oggi, che definisco il mio Tempio, la mia OASI di pace.
Quello è stato un momento di gloria e gioia che attendevo da molti anni. Sapevo che la gestione lavorativa avrebbe richiesto molto impegno sacrificio e versatilità, ma tutto era accompagnato dall’entusiasmo, dal coraggio e dalla pazienza, mi tuffai nel mondo imprenditoriale e realizzai in concreto la mia attività.
Nella mia vita privata tutto procedeva in equilibrio,matrimonio felice,due figli meravigliosi, sentivo di essere in pace con tutto il mondo passato, mi sentivo nella pace dei sensi, realizzata in tutti i settori della vita,non sentivo di avere bisogno di altro,mi sentivo totalmente appagata dalla vita.
Questo però finì quando nel 2013 tutto cambiò, improvvisamente a causa di una malattia che colpi il mio compagno, il mio sposo.
Da allora la mia vita si trasformò notevolmente, certezze sfumate e sogni svaniti, cambiamenti forti inaspettati, momenti di profondo sconforto mi accompagnarono alternati a momenti di profonda tristezza, in cui per molto tempo pensavo di non poter riemergere più dopo tanto dolore per la sua malattia seguita dalla sua perdita. Tutto prese altro sapore e umore nella mia vita.
Furono anni in cui lo Yoga mi insegnò molto ad accettare ciò che non poteva essere trasformato. Mi insegnò a comprendere il dramma che stavo vivendo e a non abbattermi guardando sempre in fondo al cuore la fiamma accesa della vita. Presi cura di me stessa. Cercai di trasformare, di accogliere tutto quel dolore, che sentivo dentro di me, parti frammentate che chiedevano aiuto e ascolto. Osservai e ascoltai in silenzio, in profondità e mi resi CONTO di quanto lo Yoga mi abbia AIUTATA a sentirmi unita a qualcosa di più grande.
Continuai a dare un senso al mio impegno nella vita quotidiana, le responsabilità erano tanti e pesanti, tante volte mi sono sentita sconfitta annientata da tutto, compreso dalla vita, ma lavorai molto su me stessa. Il tempo scorreva a ritmo lento, lo Yoga mi accompagnava nei giorni facendomi capire che nulla sarebbe stato più lo stesso, e che sul tappetino avrei trovato il coraggio e la forza di rinascere.
Lo yoga in tutto questi anni ha avuto un valore profondo e aggiuntivo alla mia esperienza professionale e personale. Con esso ho potuto immergermi nella profondità di me stessa, superando tutto l’oceano di difficoltà che incontrai negli anni a seguire. Mi resi conto che gli anni trascorsi servirono sopratutto a prepararmi, nel frattempo il mio percorso spirituale a cui tanto avevo aspirato, mi stava insegnando tanto.
Mi rendevo conto che praticando Yoga, riuscivo a esplorare la coscienza, astenendomi dal giudizio,dalla rabbia,dal dolore, da tutto quello che la vita in quel momento mi presentava. Mi arrendevo serenamente al mio sé individuale, che unendosi ad un sé più grande e divino in silenzio e in totale arresa, mi donava nutrimento, pace e forza.
Questo lungo percorso ha richiesto calma, pazienza, sincerità nella pratica, gentilezza amorevole, compassione ed equanimità. Tutto il tempo trascorso sul tappetino e amico di viaggio si è rivelato fondamentale durante la mia nuova realtà.
Riflettendo oggi osservo che l’esperienza è stata possibile perché tutto doveva accadere e succedere, anche lo yoga è arrivato come un dono dalla vita, che mi ha permesso di superare grandi difficoltà, soprattutto affrontare un grande dolore come lo è per una perdita.
Oggi mi sento di poter suggerire, che esplorare la coscienza umana di se stessi e sentirsi uniti ad una coscienza universale e divina, è qualcosa di trascendentale profondo e sacro. Trova fertilità negli strumenti dello yoga tra cui: mudra, bandha, pranayama, asane, meditazione ecc, tutto utile, importante, ma con la consapevolezza che senza quel senso di unione divina, perderebbero la loro efficacia di trasformazione per un cammino spirituale, come tale vuole essere questa disciplina.
Immersa nell’avventura della vita e nel suo oceano di meraviglie, di bellezza, di gioia e amore e dolore,vado avanti e accetto tutto quello che la vita mi pone, senza porre nessun conflitto,prendendomi cura di me stessa, degli altri e mettendomi al servizio della vita e del Divino.
Un invito a riflettere sul significato profondo della parola Yoga: unione della coscienza del proprio sé con la coscienza universale del cosmo.
Buona Pratica!
Namastè:)
Anto Anuradha